TULUN, OVVERO L'ICARO LERMESE
DI
MARCO MARENGO
Un grande sogno pulsante nella testa e gambe svelte. Una sola differenza, non piccola, il nostro Icaro non ha ali, ma due fascine sotto le ascelle. Convinto, così conciato, di poter volare.
Un sogno, realizzabile o meno non ha importanza. Un sogno.
Ho ascoltato con piacere questo racconto da più persone, tutti Lermesi.
L'Icaro Lermese ha lasciato una lunga traccia nei cieli, anche se, da quanto ho udito il suo tentativo di vincere nell'aria è finito con una brutta caduta. L'aria è leggera, lui troppo pesante.
Le fascine inutile orpello per quel tipo d'attività... ma il sogno resta intatto.
A volte i personaggi locali possono apparirci inutili se pensiamo alla vita comune, ma ragionandoci un momento di più sono proprio le stranezze, le stramberie, le vite fuori dalle righe a lasciare una traccia.
Agitando le fascine come fossero ali l'Icaro Lermese (Tulun) correva verso il punto ideale per il balzo. Dopo varie prove ha spiccato il volo....
Questi avvenimenti passando di bocca in bocca ci danno la sensazione che accadano ancora...
Per qualche istante voliamo come Tulun, senza pensare all'inevitabile scontro con il suolo.
Mentre siamo in aria solletichiamo il Pensiero.