domenica 1 novembre 2009

RACCONTO DI NATALE di Marco Marengo

RACCONTO DI NATALE
DIAVOLO NATALE
di
Marco Marengo


Questo racconto è nato e cresciuto a Lerma, grazie all’attenta analisi di uno strano personaggio. Il soggetto in questione si aggirava per le vie del paese vestito da babbo natale.
Forse nessuno lo ha notato.
Silente e dal passo svelto pareva studiare il territorio.
Nessuno ormai più ci crede, proprio per questo può vagabondare libero a “volto scoperto”.
Così come è facile che altri si travestano da lui…

Sono sufficienti i soliti accorgimenti per ingannare la clientela! Il Diavolo indossa un vestito rosso e la barba finta. Nascosta la coda nei pantaloni ed indossate un paio di morbide pantofole, per evitare il fastidioso rumoreggiare degli zoccoli, è pronto per partire.
-Babbo Natale che fine ha fatto?- vi domanderete. Tranquilli! Sta bene, è solo nell’altra stanza a contare la montagna di soldi che il Diavolo gli ha elargito per prenderne momentaneamente il posto.
Il Diavolo si sente astuto, ignora il fatto che non ha sostituito il vero Babbo Natale. Nell’altra stanza un impostore travestito da Babbo Natale si è intascato i soldi! Mai pensare di essere più furbi degli altri! A parte ciò nessuno si accorgerà della differenza.
Il Diavolo Natale fatica un po’ per capire come dare il via alle renne della slitta, ma poi parte rapido e deciso. La lista degli indirizzi è lunga, ma sa che in molti, in questi tempi di buonismo, non accetteranno la sua proposta. Anni fa riusciva a convincerli con il terrore o con succulente promesse.

Nel frattempo il vero Babbo Natale perde tempo oziando dopo aver venduto le renne ed aver affidato la consegna dei regali ad un corriere privato; il quale, fregandosene, non li consegnerà e se li rivenderà.
Non fa poi una gran vita il Diavolo Natale… suonare porta a porta come un venditore ambulante.
Comunque tirando le somme, alla fine della prima giornata, ha uno sguardo appagato. Mette a dormire le renne, che lo osservano con sospetto, poi si concede qualcosa da bere e va a dormire, all’inferno.
Nel frattempo Babbo Natale, stufo di oziare si traveste, con i soliti e semplici accorgimenti, da Diavolo.
-Ora che faccio vestito da diavolo?- ci pensa su poi un’idea lo fulmina –andrò in giro vestito da Diavolo a consegnare i regali…- ma presto gli torna alla mente che non ne ha più –consegnerò pacchi con delle pietre dentro… intanto la colpa andrà al Diavolo!-.

Nel mentre il Diavolo continua il suo onesto lavoro: chiedere qualcosa offrendo altro in cambio.

La gente in giro è confusa.
I bambini raccontano ai genitori di aver visto il Diavolo consegnare regali.
I genitori si tuffano nei ricordi –ai nostri tempi credevamo a babbo natale… questi bambini sentono parlare sempre di guerre, forse per questo si immaginano il Diavolo che consegna regali…-

Forse durante questo via vai di consegne i due si incontreranno… chissà cosa ne nascerà… ora non ho tempo per pensarci, che ne dite di fare voi qualche ipotesi?